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Chirurgia dello sport e degenerativa dell'arto inferiore

Trapianto di Menisco

Il menisco da donatore viene utilizzato come trapianto in caso pazienti con dolore al ginocchio ed iniziale degenerazione articolare avvenuta dopo una rimozione del menisco nativo lesionato. Questo tessuto, adeguatamente misurato e preparato, viene impiantato nel paziente in artroscopia e fissato all’interno dell’articolazione attraverso delle suture. In questo modo è possibile ripristinare l’anatomia e la biomeccanica del ginocchio in maniera simile ad un ginocchio nativo, con l’obbiettivo di prevenire o rallentare l’artrosi.
 
Risonanza magnetica di un trapianto di menisco esterno. A sinistra è possibile apprezzare il difetto causato da una precedente rimozione (asterisco nero). A destra il difetto meniscale colmato dal menisco da donatore (asterisco rosso). Da “Zaffagnini et al. Artroscopy 2019”



Risonanza magnetica di un trapianto di menisco esterno. A sinistra è possibile apprezzare il difetto causato da una precedente rimozione (asterisco nero). A destra il difetto meniscale colmato dal menisco da donatore (asterisco rosso). Da “Zaffagnini et al. Artroscopy 2019”

 
Visione artroscopica di un trapianto di menisco mediale. A sinistra è possibile apprezzare il difetto causato da una precedente rimozione. A destra il difetto meniscale è colmato dal menisco da donatore, che risulta interposto tra il femore e la tibia attutendo il carico. Da “Zaffagnini et al. JEO 2019”.

Ricostruzioni Legamentose

I tendini da donatore rappresentano una valida alternativa ai tendini autologhi per le ricostruzioni legamentose del ginocchio. Quando infatti sono presenti lesioni multilegamentose, ovvero di più legamenti, o quando una precedente ricostruzione legamentosa non è andata a buon fine, spesso i tessuti propri del paziente non sono sufficienti per garantire una ricostruzione ottimale senza una eccessiva aggressione chirurgica di prelievo. In questo caso, i tendini da donatore permettono di ricostruire i legamenti lesionati senza la necessità di intaccare le strutture anatomiche proprie del paziente, come l’apparato estensore, i muscoli flessori, o in alcuni casi anche il ginocchio controlaterale sano. La buona sicurezza e performance di questi tessuti ne permette l’utilizzo anche in lesioni complesse del ginocchio come rotture croniche dell’apparato estensore, lussazioni di rotula o rotture tendinee inveterate in pazienti portatori di protesi di ginocchio.

   Tendine di Achille da donatore utilizzato per ricostruzioni legamentose del ginocchio. Da “Zaffagnini et al. OTSR 2017”


 Fascia lata da donatore utilizzata per la ricostruzione dei legamenti rotulei del ginocchio. Da “Zaffagnini et al. KSSTA 2014”

Osteotomia tibiale

Il cuneo di osso da donatore è un tessuto sempre più utilizzato per colmare il “gap” che si viene a creare nella metafisi tibiale in seguito a osteotomie in apertura del ginocchio. Infatti, per riallineare un arto biomeccanicamente male allineato e responsabile di dolore, è necessario praticare un taglio nell’osso e distrarre i due capi ossei sino a raggiungere la correzione desiderata. Apponendo un cuneo osseo adeguatamente sagomato all’interno di questo spazio permette di favorire la guarigione del sito di osteotomia e di migliorare il decorso post-operatorio del paziente.
 

Trapianto di articolazione fresh

In pazienti con difetti osteo-cartilaginei massivi articolari (ginocchio, caviglia), l’utilizzo di trapianti articolari massivi rappresenta un’affascinate alternativa in caso di giovane età e controindicazione alla sostituzione con classica protesi metallica. Attraverso opportune tecniche di prelievo e di conservazione è possibile mantenere la vitalità cellulare del segmento osteo-cartilagineo del donatore, che se impiantato con una precisa e meticolosa tecnica chirurgica può ripristinare l’anatomia articolare migliorando la qualità di vita del paziente e ritardando la sostituzione con protesi.

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